“Per Dante, l’Italia è un sogno”. Ce lo dice Aldo Cazzullo nel bel libro dedicato al Poeta (“A riveder le stelle, Dante il poeta che inventò l’Italia”, Mondadori, Milano 20202, pp278, € 18), uno straordinario racconto lungo la Divina Commedia punteggiato dai versi immortali del fiorentino più famoso. Dove l’Italia è spesso evocata. E Roma, dalla quale “è attratto, la considera il centro della vicenda umana, la venera non come un agglomerato di case e di strade ma come un’idea, una patria morale”. Avesse letto Dante il Sindaco Virginia Raggi la Città non sarebbe ridotta come oggi la vedono e la subiscono i romani. Che ne soffrono. Roma dimenticata dalla politica, che pure si fa qui. Trascurata quando potrebbe essere l’orgoglio d’Italia e d’Europa il riferimento del Continente nel Mediterraneo e nei rapporti con il Medio e l’Estremo Oriente.
Roma, senza la quale “l’Italia non si può costituire”, sono le parole di Cavour alla Camera il 25 marzo 1861. Che aggiungeva: “Roma è la sola città d’Italia che non abbia memorie esclusivamente municipali: tutta la storia di Roma dal tempo dei Cesari al giorno d’oggi è la storia di una città la cui importanza si estende infinitamente al di là del suo territorio virgola di una città, cioè, destinata ad essere la capitale di un grande Stato”.
Gel scivoloso per il Governo. Il Tempo, il quotidiano romano, denuncia che a Palazzo Chigi è stato acquistato un gel “sanificante” non a norma, da una ditta che, tra l’altro, è in guerra con il fisco, sembra per imposte non pagate. Tipica condotta connotata da “colpa grave” che integra la responsabilità, con obbligo di risarcimento, in chi ha sottoscritto il contratto o accettato la fornitura. E si ha notizia che anche in un ente pubblico del Friuli sarebbe stato acquistato un gel “igienizzante” che …non igienizza.
Nessuna paura, la responsabilità per danno erariale è stata abolita dall’ articolo 21 del decreto legge n. 76 del 16 luglio 2020. Mica fessi i politici!
Multate le autombulanze. Accade a Roma dove i mezzi di soccorso della “Misericordia” sono stati multati. 280 sanzioni. Il che vuol dire che c’è qualche disfunzione nel servizio ZTL. Ovunque si risolverebbe in 30 secondi. Ovunque…
Abbiamo abolito la povertà! Chi non ricorda l’esultanza di Di Maio e compagni dal balcone di Palazzo Chigi dopo l’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, del reddito di cittadinanza. Fu detto allora, ed è evidente adesso, che è stata una operazione clientelare per soddisfare buona parte dell’elettorato dei 5 Stelle, non solo al Sud. Qualcuno ha scritto che, in realtà, è stata abolita la voglia di lavorare. Non ha incentivato il lavoro, se non quello “in nero”.
Adesso che dobbiamo dimostrare di essere “seri” perché l’Europa, che ci deve dare i miliardi del MES ci guarda con attenzione, il Governo annuncia una rivisitazione del provvedimento che già aveva messo in luce abusi di ogni genere anche per mancate verifiche, come nei casi del “reddito” erogato a persone in carcere. E non solo.