COMUNICATO STAMPA
Dichiarazione del Presidente, Preside Prof. Michele D’Elia
Riportiamo il latino nella scuola italiana. L’attuale fioritura di pubblicazioni, che esaltano il latino ed il greco, ci confermano nella nostra antica convinzione, che la Legge n. 1859 del 31/12/1962, che aboliva, di fatto, lo studio del latino nella scuola media, sia stato un gravissimo errore.
La riforma Gelmini ha ridotto le ore di latino nei licei: errore su errore.
Il Partito Liberale Italiano sostenne il reinserimento del latino nella scuola media, nello specifico convegno nazionale di Roma, del 26 e 27 aprile 1991.
Ampio risalto dedicarono all’iniziativa la televisione e la stampa.
I parlamentari liberali Battistuzzi e Serrentino, purtroppo scomparsi, il 18 giugno 1991 ed il 24 giugno 1992, presentarono una proposta di legge, mai discussa, per il reinserimento del latino nel piano di studio obbligatorio della scuola media.
Oggi la nostra Associazione ripropone questo salto di qualità, che investe la cultura e le radici stesse degli Italiani.
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Siamo contrari alla proposta del Ministro Bianchi di cancellare la lezione frontale, sostituendola con una fumosa “didattica per competenze”, già sperimentata e fallita più di trent’anni fa, come l’abolizione dei voti nella scuola elementare e media.
Sono sparate pericolose che, se attuate, avranno conseguenze disastrose sul corpus, già martoriato della scuola pubblica.
Nello stesso tempo siamo contrari al Liceo di quattro anni.
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Abbiamo letto la pretesa dei D.S.G.A (Segretari) di accedere alla carriera dirigenziale, perché “le scuole sono aperte grazie al nostro lavoro”. Le scuole avrebbero due Capi e nessuno saprebbe più chi seguire. Una iattura!
La responsabilità generale di un Istituto è e deve rimanere, come stabilisce la legge, in capo al Preside (Dirigente Scolastico) che ne è il rappresentante legale.
Michele D’Elia
Presidente dell’A D L