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I Liberali condannano tutte le aggressioni, compresa quella in atto a danno del popolo ucraino.

DICHIARAZIONE DEL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE DEI LIBERALI

L’intento di Putin era chiaro da anni: ricostituire la Grande Russia. Il modello è Pietro il Grande. Crimea, Donbass, Georgia … sono state inghiottite una dopo l’altra, ma l’Europa non ha mai fiatato.

La politica dello “appeasement”, alla vigilia della seconda guerra mondiale, attuata da Chamberlain, convinse l’Europa che Hitler, una volta accontentato con i Sudeti, la Polonia, l’Austria … si sarebbe fermato; invece, proprio la politica della pace a tutti i costi condusse al secondo conflitto mondiale. 

La geopolitica e la diplomazia non hanno potuto mai, nella storia, conciliare l’inconciliabile, vale a dire: sostituirsi alla volontà politica.

Putin non si fermerà nemmeno dopo aver sottomessa l’Ucraina, in tutto o in parte. Moldavia e Repubbliche baltiche saranno il passo successivo.  

Putin andava fermato subito. Oggi, tramite le sanzioni, forse,  si può solo ritardarne la marcia e limitare i danni.

Lo permetteranno gli interessi e la scarsa lungimiranza dell’Unione Europea o di quei politici, tra i quali alcuni italiani, distintisi come tessitori di lodi del dittatore russo-sovietico? 

Lo permetterà chi condanna l’invio di armi agli Ucraini? Eppure noti sono l’Aggressore e gli Aggrediti.

Che prezzo chiederà la Cina, quale intermediaria tra le parti?

                                                                                                                Michele D’Elia

                                                                                                            Presidente dell’ADL

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