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Carissima Albachiara,

Oggi sarebbe stato il Tuo compleanno se non avessi lasciato prima del tempo Napoli il tuo teatro, la tua famiglia, i tuoi amici. I ricordi rischiano sempre di avere i tratti del patetico, del sentimentale. Ma perché, poi, dovremmo nascondere i sentimenti per tenerli dentro di noi e non esprimerli anche all’esterno? Perché non dire che manchi a tantissimi, non solo alla tua famiglia, ai figli ed ai nipoti, ad Aldo, tuo fratello?

Manchi a noi cugini, a me, in particolare, che ti ho sempre considerato la mia cugina preferita. Forse perché quasi coetanea ma soprattutto per il tuo carattere, la tua affettuosa simpatia che riversavi su tutti coloro i quali condividevano con te la gioia, il gusto per il teatro e la musica, per la cultura in una famiglia che ha praticato ampiamente gli studi classici sotto la guida saggia del nonno Salvatore, straordinario docente di italiano e latino al liceo classico di Trani, molto orgoglioso della bravissima figlia Grazietta, come affettuosamente chiamavamo Tua mamma.

Manchi ai tuoi estimatori, ai frequentatori dell’Augusteo che proprio in questi giorni viene ripetutamente evocato in televisione per indicare degli spettacoli che si svolgeranno lì, sempre alternandosi con il Sistina di Roma. Come “Rugantino” una straordinaria commedia musicale tutta romana che dal 1962 ha avuto un grandissimo successo in Italia e nel mondo, sempre con nuovi attori.

Il cielo di Roma è imbronciato questa mattina, come lo era a Napoli nel giorno nel quale in tanti Ti avevano voluto salutare nella Chiesa di San Gennaro al Vomero. Profondamente e sinceramente commossi, come aveva voluto sottolineare il Sindaco Luigi de Magistris, esprimendo il cordoglio suo personale e dell’amministrazione “per una donna sensibile, forte e tenace che ha rappresentato il teatro, la cultura e l’identità della nostra Città per tantissimi anni”.

Effettivamente Ti ricordo così, “sensibile, forte e tenace”, appassionata del Tuo lavoro, insieme a Francesco, Tuo marito con il quale aveva formato una coppia felice, nella vita e nel lavoro, orgogliosa dei successi conquistati con tanto impegno, capace di valorizzare il rapporto con i tanti attori che si sono esibiti nel Tuo Teatro e con i quali Ti legava un’amicizia sincera e profonda.

Un breve ricordo, carissima Albachiara, per dirTi che ci manchi tantissimo

Salvatore

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