Roma, 3 luglio – Elisabetta Trenta, Presidente del Comitato per i Referendum sulla legge elettorale (4 quesiti presentati alla Corte di Cassazione con l’obiettivo di ridare ai cittadini la scelta di eleggere i parlamentari ) ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio perché “non esiste ancora la piattaforma pubblica e gratuita per la raccolta di firme online per i referendum, dopo 4 anni dalla Legge 178 del 2020 e dopo oltre 2 anni dal termine di legge che ne prevedeva l’entrata in funzione. Il Decreto del Presidente Draghi del 9 settembre 2022 non è stato sufficiente a determinare l’entrata in funzione della piattaforma mentre, con il cambio del Governo, gli ulteriori e inaccettabili ritardi lasciano pensare a un’assenza di volontà politica per la sua attuazione, con un continuo scarico di responsabilità tra il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri e il Dipartimento per la transizione digitale del Ministero della Giustizia. Oggi la situazione è la seguente: con il decreto-legge del 18 ottobre 2023 é stata trasferita al Ministero della Giustizia la titolarità della piattaforma per la raccolta delle firme digitali. Attendiamo dunque da Nordio notizie, mentre siamo intanto costretti a chiedere ai cittadini un contributo economico per “finanziare” l’esercizio del loro diritto di sottoscrivere i 4 quesiti presentati dal nostro Comitato”, conclude l’ex ministra Trenta.
(da LaPresse)