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La voce delle donne per costruire un futuro di pace e giustizia*

di Souad Sbai, Presidente dell’Associazione ACMID-Donna onlus

È con grande entusiasmo che vi do il benvenuto a questo Convegno Internazionale, dedicato a un tema di vitale importanza: la voce delle donne in Europa e nel mondo nel costruire un futuro di pace e giustizia. Un argomento che ci chiama a riflettere sulle sfide del presente e le prospettive per il futuro.

Oggi vogliamo fare il punto su questioni cruciali come il bilanciamento tra vita familiare e lavorativa, la presenza delle donne ai vertici aziendali, l’impatto della disuguaglianza di genere, il diritto di famiglia, con uno sguardo più ampio sul contesto globale, con particolare attenzione all’impatto sulle donne africane della questione migratoria e la drammatica situazione delle donne afghane dopo la restaurazione del regime dei Talebani.

Partiamo da una panoramica della situazione in Europa. Negli ultimi decenni, il continente ha compiuto significativi passi avanti nel campo dei diritti delle donne, garantendo accesso all’istruzione, al lavoro e alle posizioni di leadership. Nonostante questi progressi, il cammino presenta ancora passi decisivi da compiere, se guardiamo a problematiche come la disuguaglianza retributiva, le barriere ancora esistenti all’accesso ai ruoli decisionali e la violenza di genere.

Le prospettive future, tuttavia, sono incoraggianti, grazie alla volontà comune che spinge verso ulteriori progressi e alla crescente consapevolezza collettiva che la disuguaglianza di genere ha un impatto significativo non solo sulle donne, ma sull’intera società.

Studi dimostrano che un maggiore coinvolgimento delle donne in ambito lavorativo può portare a economie e quindi a paesi più forti. Pertanto, sono necessarie politiche pubbliche che si concentrino su punti chiave come l’educazione e l’accesso equo al mercato del lavoro. 

In un mondo globalizzato, le questioni legate alle donne devono comunque essere affrontate in una prospettiva internazionale. In molti paesi, le donne sono le prime vittime di conflitti, crisi economiche e migrazioni forzate, come accade a quelle africane. 

La lotta delle donne per i diritti umani nel mondo ha radici antiche e oggi più che mai è necessario sostenere e promuovere politiche volte a garantire l’accesso delle donne ai diritti fondamentali, da quello all’istruzione alla libertà di espressione, fino al diritto di vivere una vita libera dalla violenza, ovunque tutto ciò continui a mancare.

Le donne che lottano per i diritti umani sono spesso in prima linea in contesti di grande pericolo e repressione. Il loro coraggio e la loro determinazione sono un esempio per tutti noi e meritano il nostro sostegno e la nostra attenzione, come le donne afghane dopo il ritorno dei Talebani.

Siamo di fronte a una situazione a dir poco drammatica. In pochi mesi, le donne afghane hanno visto cancellati 20 anni di progressi. Oggi, le donne sono nuovamente escluse dall’istruzione, dal lavoro e dalla vita pubblica. La loro condizione è tragica e rappresenta una delle più gravi emergenze umanitarie del nostro tempo.

Come comunità internazionale, abbiamo il dovere di continuare a fare pressione sul regime talebano a favore dei diritti delle donne afghane, per garantire loro un futuro di speranza e dignità.

Oggi più che mai riconosciamo che il contributo delle donne è non solo un diritto fondamentale, ma una necessità imprescindibile per il progresso di ogni società.

Per troppo tempo, le donne sono state relegate a ruoli marginali, ma ora stanno assumendo un ruolo di leadership essenziale, dimostrando con determinazione che la loro partecipazione attiva può trasformare le dinamiche sociali e culturali. Oggi siamo qui per riflettere su come la leadership femminile, attraverso impegno e passione, possa guidarci verso un mondo migliore.

Esploreremo insieme esperienze concrete e buone pratiche che evidenziano il ruolo delle donne come mediatori e costruttori di ponti, soprattutto in contesti di crisi. Le loro prospettive e competenze sono fondamentali per facilitare processi di dialogo e riconciliazione. 

È importante sottolineare che molte di queste esperienze provengono da madri, portatrici di una saggezza e una sensibilità uniche. Le madri hanno un ruolo cruciale nel plasmare il futuro delle nuove generazioni, e dobbiamo valorizzare il loro contributo attraverso un ascolto attivo delle loro storie e delle loro esigenze.

Invitiamo tutte le relatrici di questo convegno a condividere idee e soluzioni pratiche che possano essere implementate tanto a livello locale quanto globale. La voce delle donne deve continuare a risuonare forte e chiara, non solo per noi, ma soprattutto per le generazioni future. È nostro dovere garantire che le nostre voci siano ascoltate, rispettate e celebrate.

Insieme, possiamo costruire un mondo più giusto, dove il contributo delle donne e delle madri venga riconosciuto come essenziale per il progresso della società. Lavoriamo fianco a fianco per assicurarci che la storia di ogni donna, di ogni madre, sia parte della narrazione collettiva del nostro tempo.

* Introduzione al Convegno Iternazionale su “Voci di donne per un futuro di pace e giustizia”, Camera dei Deputati, Palazzo Montecitorio, Sala della Lupa, 24 ottobre 2024

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