domenica, Marzo 9, 2025
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Mario Zotta, il politico Lucano che anticipò l’autonomia regionale solidale*

Uno studio appena pubblicato traccia il percorso politico del Senatore di Pietragalla, che fu eletto alla Costituente. Il suo pensiero federalista torna ad attualità nel dibattito sulle differenze Nord e Sud.

Dalle aspre colline lucane di Pietragalla emerse una delle voci più lucide del meridione del dopoguerra, Mario Zotta, nato il 6 novembre 1904 e scomparso il 21 febbraio 1963, fu come una quercia robusta che affondava le radici nella sua terra natia per estendere i rami dell’impegno politico fino a Roma e Strasburgo, come ricorda Peppino Molinari, ultimo segretario provinciale della DC di Potenza, ex parlamentare. Zotta fu a ragione annoverato tra i padri fondatori della Costituzione italiana portando nei lavori dell’Assemblea costituente la sua visione cristiana, specialmente sui temi della famiglia.

Ma fu sul regionalismo che lasciò l’impronta più profonda. Secondo lo studioso Raffaele La Regina Zotta immaginò unitaria delle regioni che non accentuasse le divisioni tra Nord e Sud ma le sanasse. Il problema del Mezzogiorno sta nel far convergere gli sforzi particolari delle regioni interessate e quelli collettivi dello Stato verso l’eliminazione di quella barriera che divide profondamente il Nord dal Sud, scrisse Zotta. Da senatore, Ministro per la riforma della pubblica amministrazione del Governo Zoli e membro del Parlamento europeo continuò a tessere la trama di un Italia federale ma solidale dove l’autonomia regionale non significasse isolamento.

La figura di questo giurista e politico lucano, come sottolinea La Regina, merita di essere riscoperta oggi mentre il dibattito sull’autonomia differenziata riaccende questioni che Zotta con straordinaria lungimiranza aveva già affrontato settant’anni fa, come unire l’Italia attraverso le sue diversità senza tradire né l’unità nazionale né le identità locali. Un figlio della Basilicata che seppe guardare oltre l’orizzonte dei suoi monti per immaginare un’Italia più giusta e più coesa.

* tg regionale del 3 marzo 2025, servizio di Eugenio Montesano

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