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Lady Augusteo, per me Albachiara, la mia cugina preferita

Carissima Albachiara,

anche il cielo era imbronciato questa mattina, triste come le tante persone che Ti hanno voluto salutare nella Chiesa di San Gennaro al Vomero. Profondamente e sinceramente commosse, ha voluto sottolineare il Sindaco Luigi de Magistris esprimendo il cordoglio suo personale e dell’amministrazione “per una donna sensibile, forte e tenace che ha rappresentato il teatro, la cultura e l’identità della nostra Città per tantissimi anni”.

Parole non di circostanza perché effettivamente sei sempre stata “sensibile, forte e tenace”, appassionata del Tuo lavoro, orgogliosa dei successi conquistati con tanto impegno, capace di valorizzare il rapporto con i tanti attori che si sono esibiti nel Tuo Teatro e con i quali Ti legava un’amicizia sincera e profonda.

Ci eravamo dati un appuntamento di massima ad Ischia questa estate, dove avevo programmato qualche giorno di relax stimolato proprio dalla tua descrizione dell’Isola e delle sue caratteristiche nell’accoglienza e nella ristorazione.

Hai mancato quell’appuntamento. Avevi minimizzato l’impegno con i tuoi medici. Ti avevo scritto “dammi buone notizie”.

Non ci siamo più sentiti. Non ci scambieremo più messaggi su Whatsapp o le battute su Facebook, per commentare i fatti del giorno e dire del bene e del male di questa Italia che amiamo tanto.

Ciao cuginetta carissima, Lady Augusteo, come ho scoperto che ti chiamavano, perché di quel teatro nel cuore di Napoli, in piazzetta Duca d’Aosta, per tutti piazzetta Augusteo, senza mancare di rispetto all’illustre Principe, eri la regina indiscussa. Ricordo con quale entusiasmo me ne parlavate Tu e Francesco, richiamando la programmazione degli spettacoli che io spesso ritrovavo a Roma, al Sistina. Orgogliosi entrambi delle altre attività rilevate negli anni, i cinema Adele e Pierrot a Ponticelli, Corallo a Torre del Greco, Royal in piazza Carità e, in società con i Mirra, Bernini, Arcobaleno, Avion e Ariston. E, poi, i cinema Metropolitan di via Chiaia, Paradiso di Anacapri e anche il Politeama. Un impegno straordinario a tutto campo per la cultura, portato avanti, dopo la scomparsa di Francesco, con Giuseppe e Roberta. Del resto la cultura è stata sempre la regina nella nostra famiglia.

Gino Rivieccio, attore e presentatore televisivo, Ti ha ricordato sul  suo profilo Facebook con parole che tutti condivideranno: “Sei stata una donna molto amata. Amata dalla tua famiglia, amata dal pubblico, amata dal teatro italiano, amata dagli addetti ai lavori e dai giornalisti. Da oggi il Teatro con la T maiuscola è davvero più povero. Con la tua scomparsa non ci perde solo il Teatro, ci perde l’eleganza, il garbo, la classe, la signorilità, tutti tratti che disegnavano la tua figura. Senza contare le gloriose “prime” quando al banchetto accanto al botteghino distribuivi gli accrediti agli invitati con il sorriso stampato sul volto e una pettinatura inappuntabile. Ecco mi piace ricordarti così Alba insieme al tuo braccio destro e alle innumerevoli e irripetibili serate trascorse a cena a casa dei nostri amici. Grazie per quanto hai dato alla nostra città, senza mai indulgere alla tentazione del “facile” incasso. Quando sceglievi gli spettacoli lo facevi con il gusto di una fuoriclasse”.

Mancherai moltissimo a tanti, come leggo sui i giornali che Ti hanno ricordato in questi due giorni.

A me mancherai tantissimo

Salvatore

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