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Frammenti di riflessioni

Frammenti di riflessioni
del Prof. Avv. Pietrangelo Jaricci

Giustizia civile

In base all’art. 133, lett. e), del d.lgs. n. 104 del 2010, la devoluzione alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo delle controversie in materia di affidamento di pubblici lavori, servizi e forniture postula che la sottoposizione dell’appalto al regime pubblicistico discenda esclusivamente dalle sue caratteristiche oggettive e da quelle soggettive della stazione appaltante e non è, pertanto, configurabile nel caso in cui quest’ultima, pur non essendovi tenuta, si sia volontariamente vincolata all’osservanza del predetto regime, in tal modo procedimentalizzando l’individuazione in concreto dell’appaltatore (Cass., Sez. Un., 20 settembre 2019, n. 23541 – ordinanza, con commento di Licia Grassucci, “In materia di gare di appalto spettano al giudice ordinario le controversie riguardanti la stazione appaltante la quale, pur non essendovi tenuta, si sia volontariamente vincolata all’osservanza del regime pubblicistico”, in www.italiappalti.it, 8 ottobre 2019).

La Terza Repubblica

“Non avrà molto a che vedere con la Prima. Non solo perché uomini e partiti sono tutt’altra cosa. Ma soprattutto perché il tentativo di far coesistere antiche e blasonate tradizioni e immaginifiche visioni futuribili dilata fino all’estremo limite le differenze tra le quali si deve ora cercare un compromesso. Non si tratta più di gettare un ponte tra una forza e l’altra, ma di saltare l’abisso che divide le stagioni della nostra storia. Cosa, in tutta evidenza, assai più difficile” (Marco Follini, “La Terza Repubblica della politica erratica”L’Espresso, n. 38/2019, 21).

Il tutto cambia e il nulla cambia

“Salvini serve ai partiti della maggioranza, che senza un nemico in comune avrebbero ben poco da dirsi. Perché è vero che, tra proclami epocali e la pratica di potere del giorno per giorno, tra l’evocazione del sol dell’avvenire e una quotidianità molto più modesta, resta senza risposta la domanda su quale sia il progetto per il Paese di questa nuova maggioranza di governo” (Marco Damilano, “Todo cambia e cambia niente”, L’Espresso, n. 40/2019, 8 s.).

Beppe Grillo visto da Montanelli

“Grillo non è un comico, non è un moralista, non è un predicatore: è tutte queste cose insieme. Nel panorama dello spettacolo italiano – dove abbonda il bollito misto – è un’eccezione ambulante (e urlante). Non soltanto esagera: provoca anche, e insulta, e offende. Ma tutte le categorie di giudizio, con un tipo così, risultano inadeguate. Grillo appartiene ad una specie animale particolare, formata da un solo esemplare: lui. O lo strozziamo o lo applaudiamo… Detto questo, resta aperta una questione: le parodie violente, i sarcasmi sanguigni, la caricatura grottesca della società fatti da Beppe Grillo, sono alla portata di tutti? Non rischiamo che qualcuno lo prenda alla lettera?” (Indro Montanelli, “Cialtroni”, a cura di P. Di Paolo, Beppe Grillo – Un incubo esilarante, Milano, 2019, 216 s.).

Passione

“La passione è uno strumento di difesa della ragione. Perché non basta avere ragione: bisogna anche, appassionatamente, difenderla” (Vittorio Sgarbi, “Diario della capra 2019/20”, Milano, 2019).

Ladri di bambini

È stato recentemente pubblicato “Bibbiano, i fabbricanti di mostri” di Francesco Borgonovo e Antonio Rossitto, con prefazione di Maurizio Belpietro, sul noto scandalo che ha sconvolto l’opinione pubblica e ha fatto riaprire, in tutta Italia, numerosi casi di bambini sottratti subdolamente alle famiglie di origine “creando incolpevoli carnefici”.

Psicologi, assistenti sociali, magistrati: chi è senza peccato scagli la prima pietra.

12 ottobre 2019

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